Progetto qui vicino
La panificazione artigianale italiana, caratterizzata da una diversità di prodotti di panificazione assai invidiabile ed unico nel panorama europeo, ha come paradosso che questa eccellenza alimentare “made in Italy” utilizza per oltre il 60% grano (dati Italmopa).
ASPAN Bergamo ha avviato nell’anno 2011, in collaborazione con gli attori di filiera (agricoltori e molini), un’iniziativa che consentisse di dare un minimo di risposta a questo tema contribuendo ad una valorizzazione del territorio.
L’iniziativa di filiera prosegue tutt’oggi con il coinvolgimento di 2 imprese agricole per una raccolta di 1.300 quintali di grano tenero avvenuta nel mese di luglio scorso su una superficie di 21 ettari di terreni siti in provincia di Bergamo.
Contraddistinta dal marchio “QuiVicino” l’iniziativa si dota ora della tecnologia “blockchain” per permettere ai consumatori di accedere in modo facile alle informazioni relative alla filiera.
L’iniziativa, creando un prodotto del territorio, centra concretamente l’obiettivo della sostenibilità essendo:
- sostenibile per l’ambiente, perché utilizza prodotti e risorse locali;
- sostenibile socialmente e culturalmente, per la scelta di varietà di grano tradizionalmente coltivato sul territorio, per la valorizzazione, attraverso i prodotti che ne derivano, farina e prodotti da forno, delle caratteristiche organolettiche e dei valori nutritivi (si è scelto di produrre farina di tipo “1” più ricca in fibre e vitamine);
- sostenibile economicamente favorendo l’”economia circolare”.
Progetti AspanBollino Etico
Il pane ha un sapore più buono se le mani che lo producono sono quelle di imprese che hanno a cuore la tutela dei diritti dei lavoratori.
E’ per far conoscere ai consumatori le aziende che promuovono i diritti fondamentali che nasce il Bollino Etico, un marchio distintivo che troverete sulle vetrofanie dei negozi che rispettano le indicazioni degli accordi nazionali e territoriali, le regole per l’alternanza scuola/lavoro per i più giovani, la sicurezza dei luoghi di lavoro, la dignità dei lavoratori e combattono ogni forma di discriminazione.
Il Bollino Etico promuove il pane etico, un pane ancor più buono per i consumatori perché sanno che preparato da lavoratori impegnati in aziende che rispettano le normative vigenti in materia di diritti sul lavoro. E’ un’iniziativa voluta dall’Unione regionale dei panificatori della Lombardia, una realtà che rappresenta almeno 4.500 imprese di panificazione, insieme alle principali sigle sindacali del settore (Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil Lombardia). A rilasciare il Bollino etico è il tavolo di imprese e lavoratori Ebipal (Ente bilaterale regionale Lombardia della panificazione e affini) attraverso Crefop (Comitato regionale per la formazione continua e l’apprendistato). Il rilascio del Bollino Etico è sottoposto a verifiche periodiche e rinnovato annualmente.
Quando vedrete esposto il Bollino etico in un panificio vorrà dire che dietro il bancone ci sono imprenditori e lavoratori che rispettano i contratti collettivi (nazionali e territoriali) di lavoro e le norme previdenziali, assicurativi e assistenziali di settore; le leggi per l’alternanza scuola/lavoro e le norme sull’apprendistato, la sicurezza dei luoghi di lavoro. Significa che si acquista il pane in un panificio che ha a cuore il rispetto della dignità personale e professionale delle risorse umane impiegate e contrasta ogni forma di discriminazione di genere e razziale o religiosa
Progetti AspanBosco Memoria
In occasione della prima giornata della memoria delle vittime del Covid, Aspan e Ascom Confcommercio Bergamo presentano la campagna di raccolta fondi a sostegno de “Il Bosco della Memoria”, il progetto promosso dall’Associazione dei Comuni virtuosi e dal Comune di Bergamo.
Il sostegno al progetto de “ll Bosco della memoria per ricordare le vittime del Covid -19” si concretizzerà tramite la Fondazione della Comunità Bergamasca Onlus: i fondi andranno ad alimentare il Bosco della memoria, in fase di realizzazione al Parco della Trucca a Bergamo, attraverso la piantumazione di alcuni alberi e arbusti.
Un luogo vivo, altamente simbolico, capace di raccogliere la memoria e al contempo costruire uno spazio di comunità, dove realizzare iniziative culturali, didattiche e ricreative pensate per il mondo della scuola, ma anche pe tutti i cittadini che vorranno far crescere il bosco.
Ascom e Aspan vogliono condividere con tutta la comunità bergamasca l’impegno, il coraggio, la dedizione e il sacrificio degli imprenditori del terziario bergamaschi, sia di quelli che hanno affrontato la pandemia nei mesi più duri svolgendo quotidianamente il loro servizio, sia di coloro che sono stati costretti alla chiusura delle loro attività.
Ammontano a 13mila euro le donazioni di aziende e privati a sostegno del Bosco della Memoria tramite i fondi di ASPAN e ASCOM Bergamo presso la Fondazione Comunità Bergamasca, a cui vanno aggiunti altri 10mila euro donati dalla stessa Fondazione, per un totale di 23mila euro. I fondi sono stati donati all’Associazione dei Comuni virtuosi.
La realizzazione del Bosco della Memoria, progetto promosso dall’Associazione dei Comuni virtuosi e dal Comune di Bergamo, è iniziata il 18 marzo 2021 nel Parco della Trucca a Bergamo, prima Giornata nazionale delle vittime del Covid – 19.
“A nome di ASPAN e dei panificatori che rappresenta, – ha dichiarato il presidente Massimo Ferrandi – esprimo soddisfazione per aver contribuito alla realizzazione del Bosco della Memoria attraverso lo strumento concreto che è il nostro Fondo Panificatori presso la Fondazione della Comunità Bergamasca. Il Bosco della Memoria un luogo di ricordo, che va mantenuto vivo per il futuro, dei momenti difficili per tutta la nostra comunità oltre che dell’impegno dei panificatori e commercianti durante il periodo più duro della pandemia.
Progetti AspanPane per Bergamo: LA GARIBALDA
Perché anche il pane può essere carattere distintivo della città.
In diversi panifici di città e provincia è possibile trovare la Garibalda: il pane che ha vinto il concorso Un pane per Bergamo indetto dalla Camera di Commercio.
Il fornaio che ha creato il nuovo tipo di pane e ha vinto il concorso è Giacomo Zucca di Casnigo che ha sbaragliato la concorrenza di 135 partecipanti. Il pane, che ha seguito le indicazioni di ingredienti e panificazione descritte dal bando istituito da Aspan è caratterizzato dalla composizione di più farine (di semola, integrale, gialla bergamasca, di grano saraceno).
Questa caratteristica, insieme al gusto, alla presentabilità, alla forma (grande, a pagnotta da affettare, ma anche piccola) e all’adattabilità, gli hanno permesso di essere decretato il migliore da una commissione formata dal giornalista enogastronomico Roberto Vitali, da componenti della Camera di Commercio, dell’associazione consumatori e di Aspan.
L’idea di partenza è che il pane permette la promozione del territorio, può essere conosciuto anche al di fuori delle mura bergamasche, caratterizza una creatività vivace ed è di supporto alle imprese.
COMA MAI «GARIBALDA» ? Bergamo, la città dei Mille: accanto ai garibaldini ci sono state donne che li hanno supportati. Ecco dunque un pane che unisce la tradizione, elementi autoctoni, ma anche le esigenze del consumatore: la Garibalda, il formato grande, e la Garibaldina, per il formato piccolo.
Progetti AspanPane della nostra terra
Educazione Alimentare: mettiamo le mani in pasta!
Aspan è tra i promotori del percorso di educazione alimentare per la scuola primaria e per la secondaria di primo grado.
Al di là delle caratteristiche nutrizionali, della valenza simbolica e degli aspetti di cultura che rendono il pane l’alimento per antonomasia, la conoscenza della sua produzione artigianale permette di prendere consapevolezza dei valori di sostenibilità ed etici, che sono alla base di un sano rapporto con il cibo e con chi lo produce.
È questo il senso del “Pane della nostra Terra” un programma educativo che mette a disposizione degli studenti della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, percorsi e strumenti didattici fondati sul fare operativo, sul divertimento e sulla curiosità della ricerca della sperimentazione, per un apprendimento attivo, anche in vista delle loro future scelte scolastiche.
Progetti AspanBirra Biova
In occasione della propria assemblea annuale Aspan presenta un’iniziativa sostenibile per dare nuova vita al pane invenduto grazie a Biova Project. Si tratta di Biova Bergamo, una birra artigianale ottenuta dal surplus di pane dei panificatori Aspan.
L’idea nasce dalla collaborazione con Biova Project, start up innovativa ideatrice di un progetto di economia circolare per trasformare il surplus alimentare in prodotti dal nuovo valore aggiunto. Verrà creata quindi un’etichetta di birra speciale per la provincia di Bergamo, fatta con il pane recuperato dai panettieri della Provincia, con l’obiettivo di limitare gli sprechi e ridurre il consumo di materie prime ed energia e creare benefici per tutti i partecipanti al progetto.
“Tutto ha inizio recuperando il pane, che oltre ad essere uno degli alimenti base della nostra dieta è purtroppo anche uno dei più sprecati – spiega Massimo Ferrandi, presidente Aspan – grazie alle sue caratteristiche, tuttavia, il pane può essere portato a nuova vita, utilizzandolo nel processo di birrificazione”.
La ricetta ideata da Biova Project prevede che da 170 kg di pane recuperato si ottengano circa 2.500 litri di birra, vale a dire più di 7.500 bottiglie da 33 cl.
Questa strategia non solo abbatte gli sprechi, ma permette di risparmiare fino al 30% di materie prime, e contestualmente viene risparmiato all’ambiente l’immissione di ben 1365 kg. di CO2, pari a 5 voli aerei tra Roma e Londra.
“Il progetto si basa sulla sinergia con i nostri panificatori – prosegue Ferrandi – e Biova Project che ritirerà nel mese di luglio l’invenduto presso alcuni panifici e lo trasformerà in birra artigianale. Il prodotto sarà poi nuovamente a disposizione dei panifici aderenti”.
La caratteristica di queste birre è di “lasciare parlare il pane”: ricette classiche della tradizione birraia, con un tocco di sapidità dato proprio dal pane; un gusto che colpisce, almeno quanto la bontà dell’operazione.
Anche per la parte di distribuzione è prevista una filiera corta locale: la birra prodotta si troverà da settembre esclusivamente nei panifici Aspan. Un prodotto unico e particolare perché racconta il valore aggiunto che porta con sé: un futuro più sostenibile.
Progetto Aspan per il SocialeRotary Food Box
Aspan Bergamo, grazie ai suoi panificatori, partecipa al progetto rotary Food Box, iniziativa promossa dal Rotary Club Bergamo Sud in collaborazione con il Comune di Bergamo e altre istituzioni del nostro territorio, con l’obiettivo di mettere in rete gli operatori economici e le istituzioni bergamasche per dare sostegno alle famiglie che hanno perso il lavoro o sono in situazione di particolare difficoltà a causa del Covid-19.
Attraverso una rete di aziende, enti e associazioni, vengono realizzate delle box, principalmente composte da prodotti alimentari, da destinare a 100 famiglie in modo continuativo per 6 mesi, attraverso la raccolta e consegna di prodotti alimentari di aziende primariamente della provincia di Bergamo.
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