RIFLESSIONI DEL PRESIDENTE MASSIMO FERRANDI

Settembre 18, 2020

Cari colleghi,
prendo carta e penna per condividere con voi alcune riflessioni.
Torno da un lungo giro della nostra amata penisola, da nord a sud lato adriatico e da sud a nord lato tirrenico. Ho visto molte cose davvero belle e anche spettacolari. Mi riferisco alla natura che in ogni angolo del nostro paese sfoggia meraviglie uniche al mondo e alle peculiarità storiche e artistiche che si concentrano nelle città che di volta in volta ho attraversato.
In tutto questo ho avuto modo di conoscere molti colleghi di dodici regioni diverse, in piccoli centri sperduti sull’appennino o in città d’arte e cultura, a Gradara, Ortona, Vasto, Rocca Scalegna, Castellammare di Stabia, Pompei, Ercolano, Cecina, Volterra, Pisa e Piacenza e tutti alle prese con problemi e situazioni difficili.
Mi ha colpito come ognuno di questi colleghi abbia dato risposte originali e a volte quasi geniali alle mille difficoltà imposte da un mercato che non è più lo stesso da quando la pandemia da Coronavirus ci ha obbligati al lockdown coatto.
La riflessione che vorrei condividere è questa. Ognuno di noi ha risorse, inventiva e capacità per affrontare qualunque imprevisto, ci mettiamo cuore e mente, volontà e dedizione, abnegazione e pure testardaggine però spesso siamo soli. Ci sentiamo soli e questo smorza l’entusiasmo.
Le storie che ho ascoltato sono esemplari, durante il periodo di chiusura forzata siamo emersi come categoria al fronte, abbiamo combattuto una battaglia con le nostre sole forze, siamo stati degli “eroi”, abbiamo continuato a fare il nostro lavoro rischiando la salute nostra e dei nostri collaboratori.
Ora, dentro un ritorno alla normalità che non sarà uguale a quella che abbiamo lasciato alle spalle per sempre occorre che gli sforzi di ognuno siano messi in condivisione, portino a moltiplicare il risultato. Come si può fare?
E’ questa la domanda che dobbiamo porci, lasciamo il lamento ad altri meno propensi all’impegno e alla fatica e guardiamo a quello che si può fare.
Abbiamo uno strumento potente nella nostra associazione, un catalizzatore in grado di amplificare lo sforzo del singolo per portare risultati utili a tutti.
Il mondo è cambiato in pochi mesi, attrezziamoci per affrontare il cambiamento, la sopravvivenza delle nostre imprese dipende da noi ma da soli per quanto geniali e indomiti non si va lontano.
Fare dell’associazione un moltiplicatore di risultati dipende da ciascuno di noi.
Ora vi auguro di poter continuare a fare il vostro lavoro con serenità e profitto ma vi invito a rispondere alla domanda “come si può fare” impegnandovi in prima persona per far crescere la nostra associazione.
Vi chiedo un piccolo contributo di idee, capacità, tempo e volontà.
E’ il modo giusto di affrontare il mondo.
Poso la penna, vi saluto e torno al lavoro.

Massimo Ferrandi
Presidente
ASPAN

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